I rappresentanti di S.E.L.: sabato 22 a Piacenza contro lo sfruttamento, il caporalato, i subappalti, il lavoro nero

Sul lavoro, olio su tela di Mauro Abbarchi

In occasione della manifestazione regionale indetta da Cgil, Cisl e Uil (leggi qui), si riporta la posizione dei consiglieri regionali e del coordinatore piacentino di Sinistra Ecologia e Libertà

E’ sempre più chiaro che nel settore della logistica è possibile ritrovare molte delle storture che ledono la dignità dei lavoratori: sfruttamento, caporalato, subappalti e nero.

La morte di Abd El Salam a Piacenza, lo scorso settembre, ha evidenziato con chiarezza incontrovertibile una situazione che è sempre stata, allo stesso tempo, conosciuta ma sommersa.

Essere in piazza con Cgil, Cisl e Uil, sabato 22 ottobre è, per un amministratore del nostro territorio, un obbligo, perché è proprio tra le maglie della legislazione nazionale e regionale che si cercano buchi e scorciatoie per lucrare sulla sicurezza, il rispetto e la dignità dei lavoratori.
E come amministratori dobbiamo restringere sempre più queste maglie che, come dimostrano le statistiche sul Jobs Act, sono state di fatto allargate dai provvedimenti del Governo nazionale.

Come SEL Piacenza e consiglieri regionali SEL esprimiamo quindi tutto il nostro appoggio ai sindacati che promuovono la manifestazione e saremo in piazza con i lavoratori, per dire basta alle morti sul lavoro, agli appalti e ai subappalti selvaggi, al caporalato e allo sfruttamento.

Igor Taruffi – Capogruppo SEL Regione Emilia-Romagna
Yuri Torri – Consigliere SEL Regione Emilia-Romagna
Giuseppe Mori – Coordinatore SEL PC

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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