“Francesco Ghittoni, inediti e disegni della collezione Banca di Piacenza”, in mostra a Palazzo Galli fino al 10 giugno 2018

Sori vista da Sant’Apollinare, olio su tela di Francesco Ghittoni

Il mecenatismo della Banca di Piacenza è ormai noto e anche in questo caso ci delizia con alcune opere del Maestro Francesco Ghittoni e con una serie di disegni di recente acquisizione al patrimonio dell’istituto di credito evitandone così la dispersione.

Faccende domestiche, olio su tela di Francesco Ghittoni

E, possiamo dire, per fortuna c’è la banca, attivissima nel campo della cultura e dell’arte, tanto da ‘coprire’ l’inattività delle amministrazioni comunali piacentine: si trattasse di centrosinistra ovvero di centrodestra, l’importante negli ultimi anni pare sia stata proprio la logica di tagliare le iniziative culturali arrivando addirittura a rendere necessarie per mancanza di fondi adeguati qualche chiusura estemporanea della Galleria d’arte Ricci Oddi.

Paesaggio con pittore (dettaglio), olio su tela di Francesco Ghittoni

Nato a Rizzolo (Pc) nel 1855, ha frequentato l’istituto d’arte Gazzola caratterizzandosi come pittore realista. Tra i suoi soggetti preferiti lla vita dei lavoratori rurali, ma anche ritratti, soggetti sacri e, in età avanzata, paesaggi.

Deposizione di un martire, olio su tela di Francesco Ghittoni

La mostra, va ricordato, è organizzata in contemporanea ad altra mostra con opere di Luigi Miradori detto il Genovesino (sempre nella stessa location di Palazzo Galli) e con la salita alla cupola di Santa Maria di Campagna dove si possono ammirare letteralmente ad un palmo di naso i dipinti del Pordenone. Iniziativa sicuramente encomiabile ma con una domanda inevitabile: perché non prevedere accessi (e biglietti) separati?

Specchiera, opera di Francesco Ghittoni

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.