“Fioriscono i papaveri nei campi di Fiandra”, poesia dal fronte di Joe McCrae, 1915

Papaveri olio su tela di Katia Aiello

Fioriscono i papaveri nei campi di Fiandra
fra le croci che, fila dopo fila, segnano il nostro posto; e nel cielo
volano le allodole, levando coraggioso il canto
che quaggiù fra i cannoni quasi non s’ode.
Noi siamo i Morti. Qualche giorno fa
eravamo vivi, sentivamo l’alba, vedevamo rifulgere il tramonto,
amavamo ed eravamo amati, e ora siamo distesi
nei campi di Fiandra.
Riprendete voi la nostra lotta con il nemico:
a voi con deboli mani affidiamo
la fiaccola; a voi il compito di levarla in alto.
Se romperete il patto con noi che moriamo,
noi non riposeremo, anche se spunteranno i papaveri
nei campi di Fiandra.

 

Il 1° maggio 1915 i tedeschi avevano costretto gli inglesi, con ripetuti lanci di gas, ad arretrare sin quasi alle porte di Ypres. Molti dei soldati investiti dalla nube tossica furono trasportati nell’ospedale da campo ubicato nella fattoria Essex, nei pressi di Boezinge. Nel cimitero sorto lì vicino giacciono più di 1000 soldati inglesi, 9 canadesi e 83 uomini non identificati. Alla fattoria Essex, fra il personale che curava i feriti e gli agonizzanti c’era un medico canadese di 42 anni., John M.McCrae…Dopo aver trascorso due giorni in mezzo ai corpi dei sodati straziati dal gas, McCrae scrisse una delle poesie di guerra più spesso citate nei paesi di lingua inglese

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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