“È già successo … di fare un enorme balzo all’indietro”, di Vittorio Melandri

Nel mezzo del libro di Bruno Arpaia che propongo in immagine, si legge la pagina che faccio seguire.

Se mai qualcuno pensi ancora che la “letteratura” non serva, e che per capire il mondo occorra andare alla Leopolda, o accaparrarsi i kit rimasti del “giovane forzista” quelli con il consiglio di non mangiare aglio, o leggere le felpe di Salvini, o il blog di Grillo, o magari abbeverarsi alla prosa di Bertinotti, alla narrazione di Vendola, e da ultimo alla saggezza pragmatica di Pisapia, si prenda la briga di leggere questa paginetta e provi a riflettere.

«E no, non mi convince, Dexter. Forse non lo ricordi, ma al mondo è già successo di tornare indietro…»

«Ah, sì? E quando?»

Le labbra di Andrea si incresparono impercettibilmente all’insù.

«Alessandria d’Egitto» disse alla fine, ancora sorridente. «Terzo secolo avanti Cristo: Archimede ed Euclide fondano la fisica e la matematica, Eratostene calcola esattamente la circonferenza della Terra e le distanze relative tra Sole, Terra e Luna, Apollonio di Perga studia le sezioni coniche, Erofilo di Calcedonia descrive l’anatomia del cervello e capisce che è al centro del sistema nervoso e della coscienza, Aristarco di Samo sa che la Terra ruota intorno al Sole, Ipparco di Nicea studia le maree dell’oceano Indiano e dell’oceano Atlantico e ne deduce che c’è un continente a dividerli: questo che calpestiamo, l’America.»

Fino a quel momento, aveva sciorinato la sua lista portando il conto sulle dita; poi, all’improvviso, allargò le braccia e cominciò a gesticolare.

«Invece arrivano i Romani, che della scienza se ne fregano. Guarda caso, la Biblioteca di Alessandria brucia per due volte, con i settecentomila libri che contiene.

E quel sapere accumulato in soli due secoli si perde del tutto, almeno in Occidente. Per dieci secoli l’Europa conta con i numeri romani e gli abachi, crede che la Terra sia piatta e che il Sole le giri intorno, non ha la minima idea della funzione del cervello… Bisognerà aspettare mille anni perché, attraverso gli arabi, quelle conoscenze vengano recuperate a poco a poco. Mille anni di buio, ci pensate? Se questo non è tornare indietro… »

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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