Domenica 19 a Castell’Arquato incontro con la poesia di Rimond e lo zoo di sassi di Carla Delmiglio

Proseguono gli incontri letterari domenicali a Castell’Arquato. Domenica 19 Enzo Latronico presenta il libro (LIR edizioni) realizzato con Cristina Balteri dedicato a Agostino Vincini detto Rimond, poeta dialettale lugagnanese vincitore tra l’altro di una medaglia d’oro al Premio Valente Faustini nel 1971 e del Microfono d’argento conferito dalla RAI. Previsto l’intervento del dialettologo Andrea Bergonzi oltre alla lettura di poesie da parte di Gabriella Vincini.

Agostino nasce a Lugagnano Val d’Arda nel 1913 e per volere del padre che lo sognava missionario entra giovanissimo tra gli Scalabriniani dedicandosi allo studio del latino e delle lettere, di filosofia e teologia. A seguito dell’esplosione di un ordigno bellico mentre si trova in monastero perde parte della mano destra e non potendo più essere ordinato sacerdote torna a casa dove conduce una vita dissoluta.

Dopo qualche anno sempre per volere del padre sposa Giuseppina Vedovelli detta Rosa e dall’unione nascono nove figli. Durante il secondo conflitto mondiale insegna latino ai figli degli ufficiali dell’arsenale militare ma, finita la guerra, dissipate le risorse economiche, fa l’imbianchino.

Animo tormetato, con la passione del buon vino e del gioco, ha vissuto la sua vita  in paese, tra Morfasso, Vernasca, Lugagnano (dove si è occupato per diversi anni del teatro ed ha realizzato carri allegorici in occasione del carnevale) dove peraltro ha ricevuto visita da personaggi come Giorgio Almirante, Osvaldo Barbieri Bot, Egidio Carella, Gino Bartali.

Grande fumatore, ci ha lasciati per malattia il 26 dicembre 1971 a 57 anni.

A seguire Claudio Arzani introduce l’arte e le opere in esposizione di Carla Delmiglio, artista e nel contempo poetessa autrice dello “Zoo dei sassi dipinti alla confluenza dell’Aveto e del Trebbia a Confiente.

Carla, d’estate, cerca nel greto del fiume e trova sassi che trasforma in animali: pesci, balene, gamberi, ma anche gatti, cavalli, gufi, panda, coccinelle portafortuna, lumache, pappagalli, rane, oppure spinosi cactus o ancora prelibati funghi capaci di stuzzicare il palato. Il tutto diventa un vero e proprio zoo a disposizione dei bambini per una giornata di giochi e di divertimento.

E alla fine della stagione? Con l’arrivo dell’inverno il fiume s’ingrossa, l’acqua riprende ciò che è suo, la balena come tutti i pesci nuotano verso il mondo altro, forse verso l’isola che non c’è.

Fino alla primavera successiva, quando Carla ricomincia e per i bambini di nuovo si aprono i cancelli dello zoo e ritorna l’ora dei giochi nel suggestivo scenario di quella valle che, come si racconta, tal Ernest Hemingwey ha definito la Valle più bella del mondo.  

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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