“Dialogo con Dio”, 3^ parte, di Annamaria Dulcinea Pecoraro

Luce divina, olio su tela di Orlando Serpietri

(segue – per la 1^ parte clicca qui -) (- per la 2^ parte clicca qui -)

– Sai, non ti capisco … o meglio a volte mi pare di avere tutto chiaro come la luce del sole, altre lo sconforto assale e mi veste con il mantello dell’incertezza e della non credenza. Tu che puoi tutto e fai e disfai, come fai a sopportare il dolore? Te lo chiedo, perché io proprio non ci riesco. Ho perso tante persone care che ti sei portato via, le sento sempre, le vedo nelle fotografie, ma non è certo poi la stessa cosa. Mi chiedo se ti diverti a portarti via tante anime, a farle ammalare, a vedere poi anche piccole creature sofferenti … perché … mi chiedo solo perché?
– Domande lecite figlio mio, ma ognuno di voi nasce per chiamata e in quella durata ha il potenziale di poter lasciare il segno o essere messaggio per qualcuno. Ognuno è un progetto infinito e seppure misterioso ai tuoi occhi e incomprensibile alla tua mente, capirai anche il perché di tutto. Nemmeno io sono immune al dolore e ho donato il mio stesso Figlio, facendolo nascere come essere umano, ho provato e provo tutte le sofferenze e tutte le gioie che mi date. La malattia non è causata da me, ma da marchingegni a cui sto continuamente studiando e per cui mi affianco a mani e menti adatte a seguire i miei consigli.
– Io so solo che sono davvero stanco di lottare e di vedere sparire da un giorno all’altro le persone.
– Il vostro corpo è un dono, la vostra anima altrettanto. Dovete iniziare a educarvi a volervi bene almeno un pizzico di quanto ve ne voglio io.
– Ma cosa te ne fai di tutti coloro che ti prendi?? Mica siamo delle pedine che muovi, togli, fai cadere come meglio ti pare o piace?
– Io gioisco delle vostre gioie, mi rammarico degli errori e soffro nelle vostre incomprensioni. Incolpate altri, altro.. o vi ricordate che esisto solo quando siete in difficoltà, ma io mai me ne sono andato, ci sono da sempre e seguo ogni vostro movimento, ma vi lascio piena libertà. Anche quando decidete di andare per altre vie ci sono, ma la responsabilità di agire in un modo o in un altro sta in voi.
– Non ti capisco, vedi che sto male, vedi che sto andando in una zona sbagliata e tu che fai, invece di fermarmi, mi fai cadere?? … in più, resti a guardare …!!!
– Vedo, sento, so … ma ti ho donato cuore e intelligenza per comprendere e comprenderti e nella via ti lascio segni! Ma quando sei preso dalla paura non vuoi vedere o sentire.
– Quindi è colpa mia … se sto così …
– Figliolo, colpa è una parola grossa, diciamo che è una scelta, ma se vuoi, come quando da bimbo cadevi per imparare a camminare e i genitori a cui ti ho affidato, ti hanno insegnato a rialzarti da solo, non è perché ti volessero meno bene, ma per farti capire che sei tu una colonna, sei tu un seme, sei tu generatore di azioni e nel bene o nel male, anche quando cadi, imprechi, ti accanisci… io sono lì… e se spazzi via la nebbia, sentirai ….
– Che cosa??? Che mi sono fatto un male cane???
– Anche … ma la cosa più importante, quella che ti dimentichi spesso.
– Cioè?
– TI VOGLIO BENE!!!

(continua)

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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