“Di Ilde ce n’è una sola”, romanzo di Andrea Vitali, Garzanti editore

Ed eccoci qui, in un’estate di tutto riposo liberi da tutto, libri e letture comprese. Poi improvvisamente ti capita tra le mani un Vitali narrante da Bellano e in una giornata quel libro lo divori letteralmente. Perché non c’è niente da fare, quando ti ritrovi davanti agli occhi un bravo scrittore narrante la lettura diventa riposo e liberazione tantoché non riesci a chiudere rinviando al giorno dopo e piuttosto, pur con l’occhio cadente, non molli manco di notte. Questa è la storia di lui, Oscar, cassintegrato costretto a casa a far nulla, e lei l’Ilde appunto impiegata tutto pepe che non trascura di far notare al marito chi porta a casa lo stipendio quello buono, chi tutti i giorni va a lavoro, chi deve sopportare un lavoro che richiede sempre più disponibilità. Ed ecco il giorno che squilla il telefono. Non è l’Ilde che dispone sul da farsi in casa. Dall’altra parte del filo un’impiegata del Comune di Bellano che informa Oscar del ritrovamento della carta d’identità senza fotografia ma indiscutibilmente dell’Ilde. L’Ilde a Bellano? 68 chilometri dalla loro casa di Fino Mornasco, più di un’ora di strada? No, no, dice l’Oscar, non è la sua Ilde, chissà quante Ilde nate nello stesso giorno vivono a Fino Mornasco. Due, dieci, cento Ilde e quella carta d’identità ritrovata nelle acque poco dopo l’Orrido bellanese di certo non è della sua Ilde. Eppure. Nome, cognome, data di nascita, addirittura indirizzo, tutto coincide. Oscar nel dubbio durante la notte controlla la borsetta dell’Ilde e nel buio tutto bene, la carta d’identità è regolarmente al suo posto. Tutto a posto, dunque. Nientaffatto. Un secondo controllo alla luce del giorno rivela che la carta d’identità nella borsetta dell’Ilde risulta intestata al signor giometra Berghetti di Vertemate, nemmeno 3 km da Fino Mornasco. Così Oscar si trasforma in detective ispettore casalingo, una mattina di buona lena si mette sulla strada e a piedi percorre quei 3 km alla ricerca del giometra Berghetti. Una storia triste e divertente nello stesso tempo che mette in mostra la quotidianità della gente, con le sue piccole miserie, le illusioni, il realismo degli equilibri che portano ad accettare anche anomalie nel nome del vivere fuor di romanzi. Perché questo racconta il libro di Vitali: la storia di Oscar, dell’Ilde, del giometra Berghetti e della di lui moglie alle prese con la menopausa. Piccoli grandi uomini alle prese con la loro quotidianità che, alla fine, può essere quella di tutti noi.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.