Un’interessante proposta per un pomeriggio a contatto con l’arte da passare al Collegio Alberoni a Piacenza dal venerdì alla domenica fino al 25 febbraio, dalle ore 15.00 alle 18.30: partire dalla visita alla mostra “I colori della carità – San Vincenzo de’ Paoli nei capolavori dell’arte italiana tra ’700 e ’900” per poi seguire la guida che ci porta ad ammirare i capolavori del Seminario, dall’appartamento del Cardinale Alberoni, al dipinto ‘Ecce Homo’ di Antonello da Messina, alla biblioteca, ai dipinti conservati nella Galleria.
Per quanto alla mostra dedicata a San Vincenzo de’ Paoli l’occasione ci permette di conoscere un santo che nel Seicento francese seppe inventare una moderna rete di interventi sociali e segnare in profondità la vita sociale ed ecclesiale della Francia.
Negli anni Vincenzo de’ Paoli, uomo di umili origini contadine, fonda i Missionari della Carità (noti anche come Lazzaristi), le Dame e poi le Figlie della Carità. Queste ultime, ragazze di umili origini, diventano uno dei primissimi ordini femminili a operare al di fuori dei conventi di clausura, direttamente nella società. San Vincenzo di fatto pone le basi pratiche e ideali della moderna assistenza solidale: nell’oggetto – il soccorso alle famiglie affamate e ai mendicanti, l’accoglienza dei bambini abbandonati, l’opera tra i carcerati – e nel metodo: raccolta fondi, interventi mirati e duraturi nel tempo, comunicazione pubblica dei bisogni, coordinamento tra le attività di aiuto.
Possiamo dunque ammirare durante la visita (6 euro l’ingresso compreso l’accompagnamento di una guida, un’ora circa il tempo necessario per la mostra e per la restante parte del Collegio) oltre trenta capolavori provenienti da tutta Italia, e una straordinaria selezione di importanti artisti italiani attivi nel XVIII e XIX secolo. Si tratta della prima esposizione in assoluto dedicata all’iconografia di san Vincenzo in Italia, ideata dai Padri vincenziani del Collegio Alberoni e curata dallo storico dell’arte Angelo Loda. Un’occasione unica per ammirare opere finora poco conosciute perchè chiuse in conventi di clausura o comunque in istituti religiosi.
Lungo il percorso una sorpresa da lasciare letteralmente a bocca aperta quantomeno gli amanti del fumetto: gli omaggi al Santo da parte di Aurelio Galleppini, il mitico Galep, storico autore delle prime copertine di Tex e di Giovanni Freghieri, piacentino famosissimo disegnatore tra l’altro di Dylan Dog. Omaggi che decisamente mai ti aspetteresti e diciamo la verità: Galep e Freghieri, anche da soli, valgon ben la visita. Ma, di questo, parleremo nei prossimi giorni come, nei prossimi giorni, parleremo delle ulteriori opportunità che l’apertura straordinaria della Galleria e del Collegio ci offrono per un pomeriggio a tuttarte.
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