Ho preso in giro l’eterno
lì!…
scappando dalla città dei morti
vaghe giustizie
nei sospiri scampati per caso
odio … e bocche larghe
trafitte nelle umane pene.
Trappole ambigue
calpestate da ignari passi
cedono alle fruste dei giudici…
nel ritorno dalle fughe,
spingono all’orlo,
e nel bilico di quei massi
pongo cenere alle rughe.
Lontano,… il ricordo della brezza
sfuma nell’umido della brina
e lego il dardo alla speranza
scagliando in alto la mia freccia,
se colpirò l’aurora,
allora dammi la tua mano,…
quando saremo là…
anche la neve si lascerà accarezzare.