Uomo pieno di gioia di vivere, colui che Apollinaire soprannominava “il pittore voluttuoso”, Henri Charles Manguin nasce a Parigi nel 1874. Nel 1905 la sua tela “la Sieste”, nell’ambito del salone d’Autunno, fa parte di quella sala che era stata definita per scherno “la cage aux fauves” (la gabbia delle bestie feroci).
Manguin, amante della vita, è sedotto dalla luce, si entusiasma per i paesaggi che tratta essenzialmente all’acquarello e viaggia senza sosta in Francia (Provenza, Bretagna, Paesi della Loira ) e più raramente all’estero (Svizzera, Italia).
Manguin dipingerà soprattutto delle figure femminili, mentre dormono, mentre si bagnano, dei nudi. Il sud resterà il suo soggetto di predilezione. I suoi inizi sono influenzati dagli impressionisti, dai Nabis, da Cézanne.
Fa naturalmente parte del movimento “Fauve” poiché l’esaltazione del colore corrisponde proprio al suo temperamento. L’opera di Manguin è caratterizzata dal desiderio profondo dell’artista di condividere le proprie emozioni, privilegiando essenzialmente i colori per la felicità che comunicano allo sguardo che li osserva.