L’immagine che rappresenterà Arzyncampo per almeno l’intero mese di ottobre rende solo parzialmente conto della presentazione de “Il Signor 7 x 3 21- Storie di Pietro Derba” stampato da Costa edizioni di Borgonovo Val Tidone e realizzato da Claudio Arzani per quanto agli anni della seconda guerra mondiale e da Fausto Chiesa per quanto agli anni civili ovvero dal 1921 al 1940 e dal 1945 al 2016, quando, il 6 ottobre, Pietro ha deciso di lasciarci.
L’immagine della platea, si diceva, rappresenta solo parzialmente la realtà: di lì a pochi minuti, esauriti i posti a sedere, avremmo avuto gente in fondo tanto da impedire la vista dell’ingresso, gente appoggiata alle due pareti laterali, gente all’esterno, gente nella sala laterale dove era organizzato il rinfresco. Insomma, una festa di paese per ricordare una persona ‘normale’ che ha condotto una vita ‘normale’ con un approccio da persona ‘normale’, ivi compresi i giorni di navigazione sull’incrociatore Saetta della Regia Marina Militare alla caccia delle navi mercantili inglesi, i giorni sulla San Giorgio semiaffondata nel porto di Tobruk cannoneggiando aerei, navi, carrarmati inglesi prima della resa finale e della cattura, la marcia verso il campo di prigionia improvvisato tra le dune del deserto. Storie che hanno ascoltato i presenti, calcolati a occhio e croce in almeno 130.
Un unico neo: l’assenza dei cronisti del quotidiano locale, Libertà. Problemi di comunicazione e informazione corretta ma tant’è, così è. Per ora spetta ad Arzyncampo celebrare e dar conto di una giornata (e di un libro) con un grande “riscontro di popolo“. Non si poteva chiedere di più. Per ora.