Accadde oggi: 18 giugno 1885, la Statua della Libertà arriva nel porto di New York

Il giorno dell’inaugurazione, nel 1886 (illustrazione da ‘Illustrated London news’)

19 giugno del 1885, la Statua della Libertà, realizzata in Francia, arriva nel porto di New York.

Si tratta di una copia poichè l’originale, insieme ad altre quattro copie, lo si trova a Parigi, sulla Senna. La prima pietra per le fondamenta (queste realizzate dagli americani) è stata posata invece su Bedloe’s Island, a New York il 5 agosto 1884,all’entrata del porto sul fiume Hudson, al centro della baia di Manhattan.

Una curiosità: durante l’inaugurazione, nel 1886, furono distribuite alcune miniature della statua, fabbricate dalla società francese Gaget, Gauthier & Co. Per la difficoltà di pronuncia della parola Gaget, gli americani la trasformarono nella nota parola gadget.

La libertà che illumina il mondo“, in inglese “Liberty enlightening the world” e in francese “La liberté éclairant le monde”, nota come “Statua della Libertà”, è il monumento simbolo degli interi Stati Uniti d’America, regalo della Francia in simbolo di amicizia tgra i due paesi.

Ideale benvenuto a tutti coloro che arrivano negli USA, ma nel secolo precedente, per chi era alla ricerca di una vita migliore, un simbolo di benvenuto e di speranza.

Rappresenta una dea che indossa una lunga toga e tiene fieramente in una mano una fiaccola, simbolo del fuoco eterno della libertà, mentre con la sinistra stringe una tavola con la Dichiarazione d’Indipendenza Americana.

Ai piedi vi sono delle catene spezzate per indicare la liberazione dal potere dittatoriale e, in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari e i sette continenti.

Tra le opere che hanno ispirato il modello della statua, secondo diversi studiosi, c’è il dipindo di Eugène Delacroix “La Libertà che guida il popolo”, esposto al Museo del Louvre.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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