“A un passo dalla tomba”, romanzo giallo di Ed McBain, Mondadori editore

Un romanzo scritto nel 1958 a titolo “Forza, Cannon” pubblicato con lo pseudomino Curt Cannon, riscritto dall’autore (Evan Hunter) e ripubblicato nel 2005 con il ben più noto nome di Ed McBain poco prima di morire.

Cannon (ribattezzato Matt Cordell), dopo il tradimento e la separazione dalla moglie Tina, trovata nel letto di casa con un ‘amico’ (guai, per i mariti anche sposi novelli che rientrano in anticipo senza preavviso), ha lasciato la professione di investigatore privato causa botte da orbi (col manico del revolver) al fedifrago e conseguente ritiro della licenza da parte della polizia ed è diventato un barbone vagabondo quasi sempre sbronzo.

Viene contattato, mentre sta seduto di primo pomeriggio su una panchina del parco da un vecchio conoscente, Johnny Bridges, per indagare sui piccoli furti che avvengono nel negozio di sartoria che gestisce con un socio di nome Dom Archese. Riluttante Cannon/Matt Cordell si fa convincere, ma quando giungono nel negozio trovano il socio morto e le iniziali JB scritte col sangue sul muro. Bridges viene arrestato in quanto colpevole presunto e designato mentre Cannon/Matt Cordell inizia ad indagare alla ricerca del vero assassino nel nome della vecchia amicizia e soprattutto per non aver guai ulteriori con la polizia. Anche la moglie di Archese che si pensava fosse l’amante di Bridges viene trovata morta e questo, anche agli occhi dell’ispettore Frank Misler, sembra scagionare Bridges che certo, essendo in carcere, non può essere l’assassino anche di Christine. A questo punto si snoda la trama del giallo che McBain/Hunter sviluppa con la consueta maestria avvicinandosi ad un mondo di sogni musicali (la Tomba sarebbe per l’appunto una cantina dove una band si ritrova a suonare) tra persone che di e per la musica sognano e vivono, un mondo fatto di belle persone, dove non conta il colore della pelle ma il fatto di assemblare il ruolo di ciascuno, di rapportarsi all’altro, di muoversi all’unisono per ottenere un insieme di livello superiore. Ma anche in quel mondo non tutto è rosa e fiori, non tutti sono belle persone. Forse un piccolo difetto: l’assassino alla fine rivelato ad un certo punto diventa un sospettato chiave nella mente del lettore ma la forza di McBain/Hunter è quella di saper ricostruire una motivazione degna del giallista che si conosceva (Ed McBain, nome d’arte di Evan Hunter, nato Salvatore Albert Lombino, figlio di immigrati italiani, prolifico autore di centinaia di romanzi polizieschi pluripremiato, sceneggiatore cinematografico, ci ha lasciati il 6 luglio 2005).

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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