A Piacenza sabato 22 un grande corteo: no al Far West nella logistica e negli appalti

Per la prima volta, Cgil, Cisl e Uil Emilia-Romagna chiamano a raccolta il mondo del lavoro per una manifestazione all’ombra del Gotico.
Per la dignità di chi lavora, contro lo sfruttamento, il caporalato e l’illegalità nel mondo degli appalti”: questo il titolo scelto per la mobilitazione che promette di portare a Piacenza, il prossimo 22 ottobre, migliaia di manifestanti da tutta la Regione.

La manifestazione prevede il concentramento in Piazzale della Libertà (ore 14): da dove partirà un corteo con arrivo in Piazza Cavalli.
Parteciperanno al comizio conclusivo, Giovanni Luciano, segretario nazionale CISL, Giuliano Zignani, segretario generale UIL Emilia Romagna e Vincenzo Colla, segretario generale CGIL Emilia Romagna.

E’ la prima volta che una manifestazione regionale si tiene a Piacenza – hanno spiegato Gianluca Zilocchi (segretario generale Cgil Piacenza), Federico Ghillani (segretario generale Cisl Parma-Piacenza) e Francesco Bighi (segretario aggiunto Uil Emilia) presentando l’iniziativa -, una città-simbolo dove il sistema degli appalti, lo sfruttamento e le forme di intimidazione hanno raggiunto livelli inaccettabili”.
Piacenza ha sperimentato un modo per poter governare gli appalti – ha spiegato il segretario generale Cgil Zilocchi – ma è anche una città ferita per come viene gestita la situazione dei lavoratori in alcuni settori”. “In questo senso non siamo all’anno zero, penso ai significativi accordi sindacali chiusi con alcune importanti multinazionali che operano sul territorio. Con la manifestazione del 22 ottobre faremo sentire la nostra voce anche per il Testo Unico regionale sugli appalti che dovrebbe essere approvato nei prossimi mesi”.
Legalità, rispetto, dignità e sicurezza: è questo l’appello che i sindacati hanno rivolto a tutta la città per una giornata che promette di essere di forte partecipazione.

Memo: il 14 settembre 2016 Abd Elsalam Ahmed Eldanf, egiziano, lavoratore presso la logistica piacentina, 53 anni, padre di cinque figli, mentre attendeva con altri sindacalisti l’esito di una trattativa in corso a difesa dei diritti di colleghi, è stato travolto e ucciso da un camion in uscita dai cancelli dell’Azienda. Un probabile tragico incidente involontario ma va gridato con forza: “nessuno può morire manifestando“.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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