“Delacroix, Manet, Picasso, Matisse: Pagine da collezione”, mostra al Labirinto della Masone a Fontanellato fino al 24 marzo

I libri che sono nati per essere opere d’arte a sè stanti, per essere letti, ammirati, sfogliati in edizioni limitatissime destinate a pochi collezionisti. Tra questi Corrado Mingardi che ha donato  la sua collezione ricca di centosessanta libri alla Fondazione Cariparma, molti dei quali possono essere ammirati fino al 24 marzo (esclusi i martedì) nella mostra allestita al ‘Labirinto della Masone’, il parco culturale realizzato da Franco Maria Ricci poco prima delle porte di Fontanellato, in aperta campagna. 5000 metri quadrati destinati alla collezione d’arte di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e a una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica.

L’illustrazione di Eugène Delacroix del Faust di Goethe

  La mostra parte dall’Ottocento: nelle sale allestite ci accolgono Delacroix che illustra il Faust di Goethe e Manet con Il corvo di Poe, ma a seguire ecco Toulouse Lautrec che fa rivivere il caffè chantant con Yvette Guilbert e ancora Gustave Courbet che accompagna le pagine di Baudelaire.

Manet e Allan Poe per il poema “Il corvo”

Una vera sorpresa che gratifica il blogger per aver, del tutto casualmente, riportato in Arzyncampo il poema di Poe proprio nei giorni scorsi per cui … doppio omaggio all’artista francese con le sue riproduzioni dell’uccello un pò magico, un pò dannato, amico delle streghe, protagonista di storie ricche di mistero.

Ancora il magnifico uccello dalle penne nere rappresentato da Manet

Si strabuzzano gli occhi, non a caso, di fronte alle incisioni in legno su disegni di Edward Burne-Jones che illustrano l’opera di Geoffrey Chaucer e ci riportano in un’atmosfera divisa tra Dante e Boccaccio che, alla fine del percorso della mostra, possiamo ‘prenderne possesso’ acquistando il volume realizzato dall’editore per rendere omaggio a tutte le opere donate da Corrado Mingardi. Un vero e proprio gioiello che va ben oltre al consueto semplice catalogo e purtroppo un gioiello anche nel prezzo ma si sa, l’arte costa cara, il piacere dello sfogliarla e ammirarla anche dopo, comodamente seduti nel divano di casa illuminati dalle lucine dell’albero natalizio, val bene un sacrificio.

L’esposizione prosegue con il Novecento, l’epoca d’oro del libro d’artista. A partire dalle litografie di Pierre Bonnard, mescolate in maniera imprevedibile ai versi di Parallélement – raccolta di poesie erotiche di Paul Verlaine – per continuare con le Avanguardie. È con la loro volontà di emanciparsi dalle forme canoniche che l’oggetto libro si trasfigura, diventando una forma d’arte autonoma, alla stregua dei quadri e delle sculture. Sono in particolare i futuristi italiani, DePero in testa, a offrire gli esempi più estremi di questa scandalosa libertà, con i loro libri che impiegano non solo carta ma anche latta e bulloni.

August Rodin illustra il romanzo di Octave Mirbeau

Fino ad arrivare alla fioritura dei decenni tra il 1930 e il 1960, che ha per protagonisti i pittori dell’École de Paris: tra gli altri Picasso, Matisse del quale viene esposto anche lo stupendo Jazz, ritenuto il capolavoro assoluto dei libri d’artista.

Inevitabile anche la citazione all’opera di Georges Braque con l’omaggio al compagno d’armi Apollinaire ricordando che i poemi scelti per l’illustrazione da Braque furono composti tra il dicembre 1914 e il settembre 1915 al fronte e sono canti d’amore ancora più struggenti perchè il contatto con la morte era quotidiano,

Georges Braque ha illustrato “si je mourais là-bas” di Guillame Apollinair

Citazione infine per l’opera di un trattato di architettura di Le Courbusier: semplice trattato o l’opera di un pittore visionario? Un manifesto, forse. L’abbozzo di un mondo in cui l’armonia universale si applica a tutte le cose e riconcila la natura con le costruzioni degli uomini. Insomma, una mostra che conferma un dato: i libri non si limitano a raccontare, possono diventare arte e parlare al cuore degli uomini. Come succede a Fontanellato, nella stupenda, visionaria realizzazione, il Labirinto della Masone, voluto dall’editore Franco Maria Ricci, 81 anni vissuti in nome dell’arte.

le courbusier

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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