Nell’ambito delle manifestazioni organizzate nel 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, di concerto con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, ha presentato il restauro della grande tela attribuita al pittore napoletano Luca Giordano ( 1634-1705) raffigurante Santa monaca domenicana.
La conoscenza e la tutela dei beni culturali sono attività strettamente correlate per la corretta salvaguardia del ricco patrimonio artistico e storico e demoetnoantropologico. La tutela non può avvenire senza la conoscenza, base di partenza di qualsiasi intervento volto alla conservazione del bene.
La grande tela oggi collocata nella sagrestia della chiesa di Santa Teresa, raffigura una santa monaca domenicana (Santa Caterina?) accolta in cielo dalla Vergine, tra angeli e cherubini. Il dipinto era difficilmente leggibile a causa della forte alterazione cromatica, e la stessa superficie pittorica presentava pesanti ridipinture dovute a un precedente intervento di presunto restauro.
Oggi, a restauro concluso, la tela ha riacquistato piena
leggibilità, sicché sarà possibile ragionare anche in termini di paternità del dipinto che Licia Collobi (1939) riteneva di potere assegnare al pittore bolognese Giovan Gioseffo Dal Sole (1654-1719), ma che invece più recenti acquisizioni documentarie hanno consentito di avvicinarla al catalogo del napoletano Luca Giordano, di identificare la santa domenicana in santa Caterina, e di accertarne la provenienza dalla importante collezione dell’imprenditore Pietro Ceresa, nella quale figurava già nel 1880.