Piacenza: “La piuma sul baratro”, 25 ore ininterrotte di poesia del Novecento in piazza Duomo

Articolo tratto dal ‘pezzo’ pubblicato da (elma) nel quotidiano Libertà edizione del 10 ottobre

Arrivano venticinque ore di poesie ininterrotte, una maratona lungo tutto il Novecento, senza pause. L’evento è stato anticipato domenica dai primi segnali sparsi a sorpresa. “Che cosa sta succedendo in via XX Settembre?“, si sono chiesti in tanti. Da domenica pomeriggio, infatti, sono apparse sui muri della via diverse decine di piume blu legate ad un cordoncino dello stesso colore e con una scritta sibillina, come spiegato dall’artista Alberto Esse. Ancora non è dato sapere i dettagli, ma fonti ben informate dicono che l’arcano di quella che potrebbe essere un’azione di public art verrà svelato presto. Si tratterebbe di un omaggio alla poesia del Novecento previsto il 15 e il 16 ottobre e destinato a tutti coloro che sentono il ‘Museo della poesia’ di via Pace  a Piacenza come casa loro. Molti gli artisti che saranno coinvolti nell’evento dal titolo “La piuma sul baratro“, in piazza Duomo. La regia è appunto del Piccolo Museo della Poesia e del Movimento del Realismo Terminale. Ci stanno lavorando Massimo Silvotti, Giusy Cafari Panico, Claudio Arzani, Valeria Civardi, Kamal Laftomi, Maria Teresa Lazzara, Doriana Riva, Gilda Rotello, Valerio Spagnoli. Sarà una performance che partirà sabato alle ore 21 e proseguirà ininterrottamente fino alle 22 della domenica con lettura delle opere di 101 poeti: 101 piume per sostenere il Museo ed evitarne la chiusura, un baratro che potrebbe concretizzarsi a maggio 2017.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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