“1941, la voleva Hitler: una bambola gonfiabile per le truppe tedesche”, un articolo del Museo delle case di tolleranza

Pigmalione e Galatea, olio su tela di Ernest Normand

Non sopportando che i propri soldati di stanza in Francia durante l’occupazione “inquinassero” il loro sangue ariano con le prostitute locali, Hitler fece progettare una speciale bambola gonfiabile in grado di soddisfare i desideri delle truppe.
Le istruzioni erano dettagliate: “pelle chiara, capelli biondi, occhi azzurri, 1,76 m di altezza e seni grandi”. In breve, una perfetta donna ariana in versione giocattolone sexy, per la quale venne scelto il nome di Borghild (un’eroina della mitologia nordica). Un bombardamento alleato rase però al suolo la fabbrica di Dresda incaricata della produzione, e così i bordelli francesi continuarono a fare affari con i soldati tedeschi.
La storia è raccontata da Graeme Donald nel libro Mussolini’s Barber: And Other Stories of the Unknown Players Who Made History Happen, ma secondo alcuni storici si tratterebbe di una bufala.

Pigmalionismo e Bambole Sessuali dal passato

Le Bambole Sessuali, contrariamente a quanti affermano siano state inventate dai tedeschi durante il regime di Hitler, erano in uso già nel 1500.
la testimonianza relativa alla speciale forma di parafilia detta Pigmalionismo, consistente nel provare piacere quando si compie un atto sessuale con una statua o una rappresentazione plastica del corpo umano.
Il nome che identifica questo tipo di disturbo psicosessuale trae la propria origine dalla figura mitica di Pigmalione. Il re di Cipro infatti si innamoró perdutamente di una stata da lui stesso creata, e ottene da Afrodite che la scultura fosse trasformata in donna vivente che poi sposò.
L’attrazione subita da bambole e corpi artificiali che hanno sembianze umane è differente tuttavia dal mero utilizzo di queste a fini sessuali. Durante la seconda guerra mondiale, in Germania bambole gonfiabili avrebbero dovuto essere utilizzate dai soldati per essere sgonfiate e riposte comodamente nello zaino dopo la fruizione. Allo stesso modo sin dal Medioevo strumenti di piacere artificiale erano utilizzati da guduriosi uomini e donne privi di partner.
Nel caso del pigmalionismo in modo del tutto diverso invece la bambola, il feticcio, si sostituisce interamente all’essere umano, e il piacere giunge solo nel caso in cui sussitanto determinate condizioni quali appunto l’inumanità dell’oggetto.
Analogamente a quanto avviene in quei casi di attrazione feticistica nei confronti di indumenti intimi o calzature, il soggetto affetto da statuofilia si strugge per amore, brama e corteggia quel surrogato che ha preso il posto dell’essere umano.
Tracce di “sex dolls” sono rinvenibili quindi sin dal XVI sec. Spesso questi antichi strumenti del piacere erano realizzati in pezza. Le bambole venivano vestite, e al capo erano cuciti capelli veri.
Chiamate “dames de voyage” accompagnavano sin da allora giovani costretti a vivere lontano dal gentil sesso. Si dovrà attendere la seconda metà del ‘900 per vedere una capillare ed efficace diffusione tra gli uomini, di varia estrazione sociale, di bambole gonfiabili realizzate in lattice. Bionde, brune, rosse, sono state oggetto di rappresentazioni artistiche sino a essere divenute oggi oggetto di culto all’interno di un mercato nel collezionismo.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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