17 febbraio 1992: arrestato Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, socialista, mariuolo isolato secondo Bettino Craxi. Inizia così Tangentopoli

Mario Chiesa (Milano, 12 dicembre 1944) politico, dirigente d’azienda italiano, esponente milanese del Partito Socialista Italiano, il 17 febbraio 1992, quando ricopriva la carica di presidente del Pio Albergo Trivulzio, poco dopo le 17.30 venne colto in flagrante mentre accettava una tangente di sette milioni di lire dall’imprenditore Luca Magni, che gestiva una piccola società di pulizie e che voleva assicurarsi la vittoria nell’appalto per le pulizie dell’ospizio. In seguito a richieste sempre più esose, il piccolo imprenditore Magni aveva contattato il magistrato Antonio Di Pietro per denunciare il presidente Chiesa e insieme decisero di incastrarlo. Si trattò del primo arresto dell’inchiesta di Mani pulite che sfocerà in Tangentopoli. In seguito all’arresto, Chiesa venne espulso dal PSI e il segretario del partito socialista Bettino Craxi, il 3 marzo 1992, intervistato al TG3, definì Chiesa un mariuolo, sottolineando che il PSI milanese era composto di persone oneste (la realtà, lo sappiamo, era ben diversa e lo scandalo che uscì dalle indagini, rivelando il malaffare tra politica e imprenditoria porterà alla fine della Prima Repubblica e allo scioglimento del Psi, dei partiti laicisti e della Dc).

Mario Chiesa con Bettino Craxi

Quanto a Chiesa, laureato in ingegneria, iniziò a fare politica in una sezione del PSI di Quarto Oggiaro, nel quartiere Musocco-Vialba. Inizialmente vicino alla corrente di Francesco De Martino, successivamente si era avvicinato prima a Carlo Tognoli e poi a Paolo Pillitteri. Nel 1970 era stato nominato capogruppo del PSI nel consiglio provinciale di Milano; nel 1972 visto che la società per cui lavorava era intenzionata a mandarlo all’estero, attraverso il giro di conoscenze del partito socialista riuscì ad avere un posto di direttore tecnico all’ospedale Sacco di Milano. Nel 1980 fu assessore ai Lavori Pubblici del comune di Milano, e nel 1985 all’Edilizia Scolastica. Nel febbraio 1986 riuscì a ottenere la presidenza del Pio Albergo Trivulzio. Dal 1989 si mise in proprio, con l’obiettivo di diventare sindaco di Milano, abbandonando i vecchi protettori e legandosi alla famiglia Craxi: nelle elezioni amministrative del 1990 Chiesa in cambio della riconferma alla presidenza del Pio Albergo Trivulzio sostenne Bobo Craxi, figlio del segretario socialista.

Dopo l’arresto gli inquirenti scoprirono, grazie alla testimonianza della sua ex-moglie Laura Sala, diversi conti bancari in Svizzera, con diversi miliardi di lire intestati alla sua segretaria. Dopo cinque settimane di carcere, il 23 marzo 1992, Chiesa decise di parlare. L’interrogatorio durò più di una settimana e il 2 aprile 1992 gli vennero concessi gli arresti domiciliari. Lo stesso Bettino Craxi, in qualità di leader del PSI, definì Mario Chiesa un mariuolo isolato, una scheggia impazzita di un Partito Socialista che altrimenti – a suo dire – doveva essere integro.

Il magistrato Antonio Di Pietro

Scontata la pena, Chiesa si riavvicinò all’ambiente politico partecipando a convegni pubblici della Compagnia delle Opere, associazione imprenditoriale legata a Comunione e Liberazione. Il 31 marzo 2009 venne arrestato di nuovo, con l’accusa di essere stato il collettore delle tangenti nella gestione del traffico illecito di rifiuti nella Regione Lombardia. È stato definito “L’uomo del 10%” in quanto avrebbe avuto la capacità di far lievitare i costi di smaltimento dei rifiuti di un decimo rispetto al valore raggiunto a fine gara (d’appalto)

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.